Pagina dedicata ai giorni da ricordare,
giorni che commemorano eventi del passato,
giorni dedicati ai valori di sempre,
quei giorni in cui gli esseri umani si augurano
che il futuro sia rifondato su più sani principi.
27 gennaio: memoria dell'olocausto, il genocidio degli Ebrei scatenato dalla Germania nazista.
10 febbraio: ricordo delle foibe, le grotte in cui furono gettati gli Italiani massacrati dalle truppe di Tito
24 aprile: giorno della memoria del genocidio armeno
10 febbraio: ricordo delle foibe, le grotte in cui furono gettati gli Italiani massacrati dalle truppe di Tito
24 aprile: giorno della memoria del genocidio armeno
27 gennaio:
giorno della memoria del genocidio ebraico
Samuel Modiano, un ebreo italiano, racconta
la sua terrificante esperienza ad Auschwitz-Birkenau
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Immagini di Auschwitz-Birkenau,
il più grande campo di sterminio nazista
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la sua terrificante esperienza ad Auschwitz-Birkenau
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il più grande campo di sterminio nazista
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Per approfondire la storia della deportazione degli Ebrei da Roma:
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10 febbraio:
il giorno del ricordo delle foibe
« La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero. » |
(legge 30 marzo 2004 n. 92)
Foto di Famiglia dal "Magazzino 18" di Trieste
Dopo la Seconda guerra mondiale, 350 mila italiani furono costretti a lasciare l'Istria, la Dalmazia e Fiume. Duemila metri cubi dei loro effetti personali sono ancora ammassati in un deposito del Porto Vecchio di Trieste (National Geographic).
Fu un esodo lungo più di un decennio, che coinvolse 350.000 persone: il dramma delle popolazioni istriane, fiumane e dalmate che dal 1943 fino a tutti gli anni Cinquanta lasciarono le proprie case per finire in una delle 130 località italiane dove erano allestiti i campi profughi.
Per saperne di più:
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Giornata Mondiale del Libro ...................................... 24 aprile il genocidio degli Armeni ................................................. e adesso un po' di autocritica...: crimini italiani di guerra. http://www.youtube.com/watch?v=_ttQKhut4vo |
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